Cappottiera Ingresso? Progettala correttamente

Come configurare al meglio la Cappottiera all’ingresso

Se anche tu non vuoi vedere giacche e borse sparse per casa, è arrivato il momento di creare una cappottiera. Questo tipo di armadio secondo me è importantissimo in casa: la maggior parte delle volte viene inserito all’ingresso quando c’è spazio, o diversamente nel primo disimpegno utile.

In questo articolo voglio spiegarti come configurare al meglio questo tipo di armadio evitando errori di progettazione:

• L’altezza delle Ante: esteticamente le ante a tutt’altezza sono il TOP. Ottimo design, quasi a scomparsa; ma chi avrà accesso alla cappottiera? Se la cappottiera viene aperta anche dagli ospiti e all’interno hai oggetti che vuoi nascondere è un problema. In questo caso si deve pensare a un sopralzo, “spezzando” le ante a una certa altezza, dividendo in due il vano, così da nascondere in alto ciò che ti interessa.

Un altro fattore fondamentale delle ante a tutta altezza è la stabilità dell’anta stessa: evita assolutamente ante di spessore inferiore ai 22 mm, perché possono curvarsi, e quando possibile sceglile intelaiate come quelle di una porta.
I materiali migliori per le tue ante sono: MDF laccato opaco o lucido fronte retro, LAMINATO e FENIX. Evita il nobilitato (o decorativo) per questo tipo di lavoro: il rivestimento di questo pannello è molto sottile e le ante tendono a curvarsi nel tempo.

• Profondità della cappottiera: se hai in mente di progettare una cappottiera meno profonda di 55/60 cm devi sapere che non puoi inserire le classiche grucce o che comunque lo spazio a disposizione è molto limitato. Di conseguenza dovrai prevedere una distribuzione delle grucce frontali rispetto all’apertura, con un appendiabiti estraibile: questo cambierà totalmente l’aspetto del tuo armadio. Se per esempio hai 80 cm di larghezza non potrai inserire più di una fila di grucce e quindi avrai uno spreco di spazio notevole. La larghezza minima per affiancare due file di grucce è 110 cm circa. Questo fattore influenzerà la divisione delle ante, con il rischio di perdere una eventuale simmetria.

• Detto questo, passiamo alla divisione dei vani: una delle regole della falegnameria, e dell’usabilità, è che un’anta non può essere più larga di 60 cm, tranne in rari casi come quelli degli elettrodomestici, dove cambia anche il tipo di apertura.
  Dividere un armadio in parti uguali può non essere la scelta giusta: in alcuni casi, scegliendo ante di misure non standard, può esserci uno spreco di materiale e quindi l’armadio costerebbe di più, in altri, i vani possono andare in collisione con quadri elettrici o cassette di derivazione che devono essere ispezionabili in qualsiasi momento, o tornando al punto di prima, può comportare uno spreco di spazio nel caso di profondità ridotte. Cerca di progettarlo esattamente per ciò che devi inserire all’interno, che siano borse o aspirapolvere così da non avere sprechi. 
• Un altro componente fondamentale della cappottiera è il ripiano: a differenza delle basi e pensili da cucina, l’armadio richiede per la sua struttura ripiani di almeno 25 mm di spessore. Evita assolutamente ripiani di spessore 18/19 mm, si curverebbero nel tempo.
• Tipo di Apertura rispetto all’anta: l’anta più comune per la cappottiera è quella liscia, rendendo l’armadio quasi invisibile. Questo tipo di anta può essere solo spingi e apri e deve essere sempre accompagnata durante la chiusura: questo comporta una maggiore manutenzione e pulizia a causa delle impronte. La soluzione più pratica è quella con maniglia applicata o fresata: la maniglia applicata si può utilizzare su tutte le ante ovviamente, quella fresata invece può essere configurata solo su ante laccate; queste aperture possono avere una chiusura rallentata.

Con tutti questi elementi potrai progettare in tutta tranquillità una cappottiera, resistente, di design e su misura per te! Anche tu ne devi progettare una? Guarda pure la mia galleria e trova ispirazione per crearne una tua personalizzata.